10 buoni motivi per NON acquistare handmade

Foto: photopin.com

Spesso cambiare punto di vista aiuta ad aprire nuovi orizzonti, perciò spero che questo post vi faccia riflettere un po’ sull’enorme differenza che esiste fra un prodotto fatto a mano (handmade) ed un prodotto industriale…

Pensateci bene prima di acquistare i vostri regali di Natale leggendo questi 10 buoni motivi per NON acquistare prodotti artigianali 😉

1) se acquisti un prodotto UNICO la gente potrebbe pensare che anche tu sei unico… meglio uniformarsi alla massa e belare in coro, non credi?

Handmade = UNICITA’

2) se acquisti un prodotto handmade ci sono molte probabilità che l’oggetto acquistato duri nel tempo…. molto meglio comprare cose di scarsa qualità e che si rovinano subito, così puoi buttarle, cambiare più di frequente il tuo guardaroba e contribuire ad ingrandire le discariche!

Handmade = QUALITA’

3) se acquisti un prodotto fatto a mano è molto probabile che ti costi di più perchè devi pagare la qualità dei materiali utilizzati e la manodopera, oltre che l’originalità del pezzo… molto meglio acquistare roba da poco dai cinesi e sfruttare la manodopera minorile, giusto?

Handmade = ETICA – RISPETTO DEL LAVORO

4) è molto meglio acquistare prodotti di grandi marche, delle multinazionali che riescono a farci prezzi molto bassi e distribuiscono tutto in serie, se poi per farlo devono sfruttare il lavoro minorile e quello del terzo mondo a noi non interessa… se infatti le multinazionali hanno in mano le redini del mondo e controllano tutte le risorse è perchè se lo son meritati soprattutto grazie al nostro contributo… è vero ci considerano solo consumatori, con in fronte un codice a barre, ma di fatto noi lo siamo, non ci facciamo molte domande sul perchè certe cose costano così poco e su chi di fatto paga il conto, non è forse vero?

Handmade = VALORI

5) acquistando un prodotto fatto a mano c’è il rischio che i pezzi per produrlo siano riciclati, ma noi siamo nell’era del consumismo sfrenato, perciò bisogna adeguarsi!

Handmade = ECOSOSTENIBILITA’

6) acquistando prodotti handmade si contribuisce a portare avanti certe antiche tradizioni, ma basta con ste tradizioni! Meglio lasciarci alle spalle la nostra storia, il passato è passato ed è meglio dimenticarlo per sempre, dal passato non si impara nulla, giusto?

Handmade = TRADIZIONE

7) acquistando handmade si supportano persone che creano perchè amano farlo, perchè provano gioia nel creare… ma noi sappiamo bene che il lavoro deve essere solo sfruttamento e fatica, quindi meglio favorire le multinazioneli, giusto?

Handmade = LAVORO A MISURA D’UOMO

8) se acquisti un prodotto fatto a mano hai la certezza che quel prodotto sia stato fatto a casa o nel laboratorio del creativo/artigiano, un luogo quindi dove regnano la serenità, l’armonia, i colori, la musica… ma i luoghi di lavoro, si sa, devono essere posti sporchi, rumorosi, stressanti, nei quali non si ama stare, dai quali non si vede l’ora d’andare via… perciò chi fa un lavoro che ama in un posto sereno va contro le regole del lavoro, non credi?

Handmade = PIACEVOLEZZA DEL LAVORO

9) acquistare prodotti fatti a mano significa contribuire alla diffusione della fantasia, della creatività, dell’arte e questo potrebbe contribuire ad ispirare nuovi artisti e creativi… ma lo sanno tutti che l’arte e la creatività non servono a niente, giusto?

Handmade = FANTASIA – CREATIVITA’ – ISPIRAZIONE

10) i prodotti handmade necessitano di cura e amore durante la loro paziente realizzazione, requisiti dei quali a noi  non frega niente, giusto?

Handmade = AMORE E CURA PER IL DETTAGLIO E NELLA REALIZZAZIONE

quindi repilogando

se vedi un prodotto artigianale che ti piace non acquistarlo perchè faresti il loro sporco gioco, il gioco di chi (come me 😉 ) vorrebbe un mondo più a misura d’uomo, un mondo meno inquinato, più colorato e pieno d’amore, un mondo nel quale non si sfrutta il lavoro altrui, un mondo nel quale si da importanza alla singolarità delle persone, alla fantasia, alla creatività, allo spirito, un mondo nel quale si va contro le multinazionali che come sappiamo sfruttano le risorse della terra…  perciò rifletti bene prima di fare i tuoi acquisti di natale (e non solo) 😉

177 thoughts on “10 buoni motivi per NON acquistare handmade

  1. Bellissimo post. Come non condividere appieno queste idee. Lo scrive una che inizia a luglio a preparare (a mano) i regali per Natale! 😉 Però purtroppo non sempre l’handmade viene apprezzato. Lo scrivo per (triste) esperienza, forse perchè regalo cose fatte da me. Chi riceve raramente riconosce il valore di ciò che tiene fra le mani; spesso ritiene che così hai voluto risparmiare, che vuoi rifilare un regalo di poco conto, che ti vuoi “pavoneggiare” cercando di dimostrare così quanto sei brava (queste persone hanno evidentemente dei problemi personali). Tutto sbagliato, ovviamente. Perchè nell’handmade c’è cuore, creatività, amore, attenzione per l’altro, tempo (e tanto!!!) e anche soldi (la materia prima mica me la regalano!). Ma non tutti riescono a vederlo.
    Io anche quest’anno regalerò handmade (non mollo!), sono pronta agli sguardi e ai silenzi critici; in compenso sono certa che ci sarà comunque qualcuno che mi ringrazierà con un sorriso e un abbraccio. E così sarò ripagata di tutto.
    Comunque, complimenti per il post! Ciao,
    Barbara (Ta-dah!)

    • Grazie Barbara! 🙂
      Si, non mollare, non mollo neanche io, sia perchè non riuscirei a non creare e sia perchè l’handmade porta dentro di se enormi ricchezze e valori! Chi non capisce è perchè è lobotomizzato da tv e multinazionali e non si rende neanche conto che si comporta come un automa!
      Ma ti pare normale la gente che fa la fila di giorni per comprare il nuovo ipod, quando volendo il giorno dopo lo trova in tutti i centri commerciali????
      Solo una presa di coscienza ci può salvare…
      Grazie per il tuo commento! 🙂

      • I regali se si riesce a individuare lo stile della persona che lo riceve avrà sempre successo, anche se purtroppo come dite voi molti non ci arrivano.

      • forse è difficile perchè tendiamo a regalare le cose che piacciono a noi e non ci sforziamo di immedesimarci nell’altro…
        basterebbe un po’ più di spirito di osservazione e perchè no, se conosciamo molto bene la persona a cui vogliamo fare il nostro regalo, chiedergli direttamente cosa desidera… è vero che così non ci sarebbe più la sorpresa, ma è vero pure che la sorpresa potrebbe essere per lei spiacevole se non le piace il nostro regalo 😉

    • Io te scrivo solo non mollare ! C’è sostanza e molto altro che altre persone non capiscono e semplicemente parlano ,persuadendo i punti di vista , bello non? Quale interessi hanno ? , comunque sei stata diplomatica e molto gentile ! Complimenti !

      • Grazie per il commento Mario 🙂
        No che non mollo, non ci riuscirei neanche volendo, non potrei mai rinunciare all’unica cura per l’anima che ho provato e che funziona sempre e alla grande 🙂

  2. Pingback: 10 buoni motivi per NON acquistare handmade | Made by Kate

    • Grazie Loredana! 🙂 Essendo anche tu una creativa so che condividi questa filosofia! 🙂
      Lanciamo questi piccoli semi di riflessione, qualcuno di sicuro germoglierà! ❤

  3. mi unisco a voi!!!! io ho regalato l’anno scorso sciarpe fatte da me ai parenti e non tutti hanno apprezzato. Per carità è anche una questione di gusti, può non piacere. Probabilmente non sono abbastanza brava…. Ma c’è chi mi ha risposto con un: cos’è? Ah, grazie. e riposto nel sacchetto regalo. Forse si deve regalare handmade solo a certe persone e non a tutte. Quelle che ci tengono tanto alle firme e al capo all’ultima moda… Non comprendono. Ciao. Io mi sono demoralizzata

    • Secondo me è anche questione di gusti… l’handmade è molto vario e all’interno della stessa tecnica ci sono stili completamente diversi… con l’uncinetto per esempio ci puoi fare sia il filet che l’iperbolico e son due universi a parte! Basta scoprire i gusti della persona e poi regalarle ciò che gli piace, fatto da noi, oppure da una collega creativa! E comunque anche acquistando cose industriali si corre lo stesso rischio, perciò non ti demolarizzare e continua a diffondere l’handmade, che racchiude in se molti valori e bellezza! Di sicuro quelli che ci tengono ai capi firmati non capiranno, ma è perchè non hanno un loro gusto personale e vestendo firmato pensano di essere eleganti… ma l’eleganza e lo stile son cose che partono da dentro e non si possono acquistare! 😉

  4. stavo per arrabbiarmi come una belva appena ho letto il titolo di questo post che lo ha condiviso su Fb e invece…FANTASTICO! Lo condivido immediatamente anch’io, sul mio profilo personale e su quello della mia azienda.
    Grazie mille.

    Francesca

    • ahahahahaah grazie mille Francesca…
      per continuare il “discorso” posso dire che mi sono adeguata ai “giornalisti” dei nostri tempi, che scrivono dei titoli assurdi che non c’entrano nulla con l’articolo 😉
      … e comunque mi fa molto piacere che il mio post sia stato così apprezzato, sia qui sul blog che su facebook 🙂

  5. Come non essere d’accordo???!Te lo dice io che faccio mercatini dove vendo le cose che faccio!Spesso le persone si aspettano prezzi da “cinesi” e non apprezzano il lavoro e l’unicità delle creazioni!Ma per 10 persone che non apprezzano ne esistono per fortuna altre 20 che sanno dare il giusto valore a queste cose!
    Grazie per le belle parole spese per l’handmade,le condivido in pieno!:)
    Baci
    bea

    • Grazie a te Bea per il tuo commento!
      A giudicare dai numeri che hai scritto direi che abiti al nord… qua al sud l’handmade è si apprezzato, ma in troppi non riescono a dargli il giusto valore economico, colpa anche di chi svende le sue creazioni purtroppo…
      Un abbraccio! 🙂

  6. Pingback: 10 buoni motivi per NON acquistare handmade « ArtEC

  7. Condivido pienamente! Anch’io sono una creativa e faccio borse, oltre ad essere vegana e amare la cucina senza prodotti animali. Anch’io vorrei un mondo diverso! (tra parentesi mi hanno detto che starei bene in un’isola deserta, ma non sarei da sola!)

    • per fortuna siamo in tanti a condividere queste cose e le isole non sarebbero per niente deserte, ma neanche affollate 🙂
      riguardo al vegan ci sto pensando seriamente anch’io… guardo molti documentari e leggo molti articoli che parlano di tante recenti scoperte scientifiche, cose che i media tradizionali non trasmetteranno mai a causa dei loro interessi e… i prodotti animali, carne, latte, uova, ecc… sono un veleno per il nostro organismo, assieme allo zucchero e alla farina raffinata… per dirne una, uno dei principali alimenti che causa l’osteoporosi è il latte! lo sapevate? sembra assurdo ma è così, si chiama il paradosso del calcio (cercatelo su internet)… e si torna di nuovo al discorso sulle multinazionali a quanto pare, che hanno interesse ad arricchirsi e a fare in modo che la gente sia perennemente ammalata… così ci vendono prima il cibo che producono e che ci fa ammalare e poi le medicine che “curano” una cosa e ne dsisfano molte altre… la conosecnza è potere, bisogna informarsi il più possibile, ormai è una questione di sopravvivenza!

      • hai perfettamente ragione io per esperienza personale non stavo bene preso medicinale ma stavo malissimo smesso curata da sola seguendo il ritmo del mio fisico buona serata

      • anche a me le medicine fanno male…. forse perchè so cosa ci mettono dentro… ma per fortuna non mi ammalo quasi mai e per i piccoli dolori uso creme alle erbe… il timo è miracoloso! 🙂

  8. è vero che il fatto che sia un prodotto artigianale si un valore per molti prodotti ma è altrettanto vero che su certa produzione è impossibile dare le garanzie che l’industria offre, purtroppo anche sull’industria alimentare. Scrivo questo con profondo rammarico conoscendo molta parte della produzione alimentare che sfrutta l’eccellenza di alcuni per vedere tante porcherie. Grazie della tua esortazione, ne abbiamo bisogno per crescere!
    Ciao
    Andrea

    • Le garanzie che l’industria offre? Le chiamano garanzie ma di fatto che certezze abbiamo? Ho conosciuto un tizio che lavorava in una notissima industria di zucchero, dove i topi saltellavano allegramente sui cumuli accastati in attesa d’essere imballati. Mi hanno detto alcuni miei amici che producono frutta, che la frutta avariata, con tanto di muffa, viene acquistata dai produttori di succhi di frutta, che poi vengono aromatizzati con schifezze varie. Per non parlare dei fast food, dove la muffa si trova anche nei distributori delle bibite che vengono lavati raramente perchè… ci vuole troppo tempo, come hanno testimoniato diverse persone che lavorano nei fast food! E poi, tornando al latte, lo sai che contiene un’elevata quantità di pus tollerata dalla legge? Si, pus, quella roba schifosa… In pratica alle mucche, che vengono munte di continuo viene la mastite e siccome la produzione non si può fermare, le imbottiscono di antibiotici (che ovviamente passano nel latte) e continuano a spremerle senza sosta, risucchiando anche il pus! Per me queste non sono garanzie, son prese in giro, ed il fatto che la legge stia dalla parte delle grosse aziende la dice lunga! Le piccole imprese sono strozzate dalle tasse, le grosse si arricchiscono sempre di più, l’unica garanzia è questa per me, il loro successo economico a discapito della nostra salute…
      Di fatto le multinazionali hanno in mano il mondo e manovrano i fili dei burattini ovvero i politici, che rendono certe porcherie legali!

      • Perché, che garanzia ho io di come hai prodotto tu il tuo hand-made? Di fatto, ci sono più controlli nell’industria.

      • Ma davvero? 🙂 Questa è ormai una leggenda metropolitana. Se tu seguissi l’argomento sapresti che, in pratica ogni giorno si scopre qualcosa che non va… quindi per esempio capi di abbigliamento, di marche come Emporio Armani, Levi’s, Calvin Klein, Diesel, Benetton, Zara e molti altri, fatte con tessuti tossici (Vedi qui http://www.greenpeace.org/italy/it/campagne/inquinamento/acqua/Campagna-Detox/Tessuti-Tossici/ ), questa è solo una delle indagini fatte e se cerchi su google vedrai quanti esempi schifosi come questo trovi. Di fatto la produzione in massa porta con se sempre effetti collaterali pesanti che possono essere sia quelli della qualità dei materiali, che anche quelli legali allo sfruttamento del lavoro, insomma ti invito a informarti di più e vedrai che spesso grandi marche significa solo grande inganno!
        Riguardo ai miei prodotti invece hai molte più garanzie perchè non ci sono così tanti “passaggi di mano”, nel senso che, quando faccio un cappello compro solo la lana e che tipo di lana uso, che composizione ha, di che marca è, come si lava, lo specifico e quindi chi compra sa cosa si sta mettendo in testa. Di certo non compro l’acrilico da 80 centesimi dai cinesi, perchè non avrebbe nessun senso per me fare una cosa del genere. Non ha senso lavorare con passione per 6 ore ad un cappello, se poi una volta indossato in testa pizzica, da fastidio, fa venire irritazioni, oppure se si lava si rovina subito. Io sono la prima ad indossare i miei cappelli di lana ed ho cappelli fatti anche 6 annni fa e lavati e indossati diverse volte, che son rimasti tali e quali. I cappelli comprati a 5 euro dal cinese, o a 15 alla benetton invece, non sai come son fatti di preciso e durano molto meno.

  9. L’unica critica che riesco a farti è il termine “hadmade”. Non ce la faccio più a vedere l’inglese usato ovunque a proposito e sproposito, ma più spesso a sproposito. Sul lavoro, poi, non ne parliamo. Se c’è una valida espressione italiana, usiamola. Così, tanto per divertirci a fare un po’ i provinciali. Anche le lingue possono essere a “chilometro zero”. Mi scuso: quello è il dialetto!

  10. Reblogged this on Pennelli Ribelli and commented:
    Ho scoperto questo post per puro caso. Il titolo mi ha incuriosito e, essendo io una Handmade-maniaca, mi sono sentita anche un po’ ferita…finché non l’ho letto tutto, divorando fino all’ultima riga. E’ vero, cambiare punto di vista aiuta. In questo caso mi ha aiutato…a rimanere sulle mie posizioni 😉 Handmade forever!!!

  11. Pingback: 10 buoni motivi per NON acquistare handmade « Parole Pensieri Emozioni

  12. Complimenti grande post… poi io sono per le cose fatto a mano, perché trasmettano non solo bellezza ma anche un valore.. e poi preferisco farmi le cose da sola se sono capace .. Pif

  13. Ciao, anche io sono stata attratta dal titolo ed ora che ho letto tutto il post vorrei ringraziarti per aver espresso così bene un valore che da consumatrice condivido, che sto lentamente imparando ad inserire nelle mie scelte quotidiane e trasmettendo alla mia famiglia e ad amici e conoscenti. Grazie e buon lavoro 🙂

    • Grande Stefania!
      L’intento del mio post è proprio questo, un invito alla riflessione sulla diffusione di un consumo più a misura d’uomo, più etico e critico e nel rispetto dell’ambiente! 🙂

  14. Accidenti, per un attimo ho pensato dicessi sul serio! 🙂 Anche noi creiamo articoli a mano ed è proprio l’esperienza emotiva che ogni pezzo procura il nostro riscatto da questo mercato fatto in serie. Lunga vita. 🙂

    • ahahahahha mi son divertita infatti leggendo le varie reazioni, sia qui che su facebook…
      ma come ho già scritto, a volte dire le cose al contrario aiuta a far passare il messaggio in modo più incisivo 😉

  15. bravissima! Bellissimo Post.. anche noi abbiamo cominciato a “non” – apprezzare l’hand.made.. “non” facendo prodotti fatti in casa.. quello che oggi sembra andare di moda e che a noi “non” piace tanto: il DiY… “non” abbiamo seguito le ricette trovate nei blog per fare delle splendide ed utilissime Maschere per il viso e struccanti per gli occhi, ecologici e funzionali!

    🙂 e adesso leva il non!

  16. Pingback: Metamorfosi a Floridia: Baratto, Mercatino delle pulci e Artigianato per un consumo etico e sostenibile! | Cosmosicula's Creations

  17. NON SO……………..HO LETTO QUA E LA’ MA MI SEMBRA LO SPROLOQUIO DI UN PAZZO E, PER DI PIU’ DROGATO………….
    BEN VENGA, INVECE , UN MONDO A MISURA D’UOMO!

    • ahahahahaah Paolo, il tuo commento ha un fondo di verità, infatti amo e diffondo la mia follia a la mia droga è la lana… se non ne ho in casa entro in crisi d’astinenza! 🙂 Ma un mondo a misura d’uomo è solo un concetto, praticamente tu come lo applicheresti? Io l’ho espresso nel mio post, per quanto riguarda l’artigianato ed il consumo critico, ma le tue proposte quali sono?

  18. Ciao ti ho scoperta x caso solo oggi e…bellissimo post! Condivido in pieno tutto quanto.
    L’anno scorso ho iniziato a fare regali fatti da me e la soddisfazione è stata grande
    perchè sono stati tutti graditi e apprezzati, quindi quest’anno mi ripeterò e sono al
    lavoro già da tempo…
    Donatella

  19. fantastico, più che 10 motivi per comprare handmade, questo non l’avevo mai visto nell’altro punto di vista!! Grande! L’ho condiviso su FB, lo posso fare anche sul mio blog? ciao

    • Certo Marzia che puoi condividere sul tuo blog, anzi ti ringrazio! 🙂
      Riguardo a questa cosa ti ringrazio pure perchè mi dai modo di dire due parole sulla condivisione nel web…
      Bisogna distinguere la vera condivisione dall’appropriazione illecita di materiale altrui, sia scritto che sotto forma di immagini, video, ecc…
      La vera condivisione si fa citando SEMPRE la fonte, chi invece fa copia e incolla e non mette il link alla fonte originale si prende meriti che non ha, perchè chi legge il suo blog pensa che sia “farina del suo sacco” e quindi di fatto si comporta in modo disonesto e perciò non condivide, ma ruba… Ma per fortuna google se ne accorge sempre 🙂 e risponde penalizzando il blog in questione, quindi di fatto, almeno sul web, l’essere onesti conviene! 🙂 … E comunque non solo sul web… qui c’è google che controlla, nella vita reale c’è la coscienza di ognuno di noi! 🙂

      • giusto, di fatti quando prendo qualcosa dal web io cito sempre la fonte, anche quando prendo spunto, cito la fonte, direi che è un atto di rispetto (quello che ormai manca) e che comunque ci rende migliori e fare “pubblicità” anche agli altri serve poi a farla a noi!
        Grazie mille!! Vedo che la pensiamo allo stesso modo.
        ciao

      • Sono contenta che la pensiamo allo stesso modo e comunque l’avevo intuito dal fatto che hai chiesto se potevi condividere 😉
        Chi copia infatti non chiede niente, ruba e basta…
        Grazie ancora Marzia! 🙂

  20. Ciao! Non ti conoscevo fino ad oggi che Marzia ti ha citato per queste stupende parole!!!!
    Da pseudo creativa quale sono, e moglie di un artigiano trovo che diffondere il tuo messaggio sia di vitale importanza!!!!
    Ora ti aggiungo ai miei link favoriti e a presto!
    Roberta

  21. Ciao, ho letto da Marzia il tuo interessantissimo post e anch’io ti chiedo il permesso di fare ciò che ha fatto lei, sia su Fb che sul mio blog, sempre citando la fonte ovviamente 🙂 Aspetto una tua risposta!

  22. Pingback: Uncinetto e maglia, sono una malattia? | Cosmosicula's Creations

  23. Buon pomeriggio,
    sono concorde con il 50% di quanto scritto.. bisogna vedere cosa si intende con handmade… se per handmade mettiamo dentro anche tutte quelle persone che lo fanno in internet solo per guadagnare, avrei qualcosa da ridire, in quanto non fanno fattura, non pagano contributi, non certificano la proveninza dei materiali usati..
    Con questo articolo fai passare il lavoro dell’artigiano come tutto rosa e fiori, quando invece, molti artigiani (e sono del settore), risentono della crisi e sono costretti a scegliere materiali più scadenti e meno costosi, non sempre è divertente produrre (proprio perchè non si possono usare le materie che si vorrebbero), i contratti sono quello quello che sono anche nel sottore.. e purtroppo, questo avviene molto spesso, alle persone che ricevono non importa un fico secco della provenienza dell’oggetto..
    Per il resto come ti dicevo sono concorde e apprezzo l’idea del riciclo e riuso, del fare regali personalizzati e magari utili e del non dare i nostri soldi alle multinazionali (anche se già ci pensa lo stato)…

    • Salve Licia, io per handmade intendo semplicemente fatto a mano, quindi dal prodotto che fa l’hobbista a casa sua a quello che fa l’artigiano nel suo laboratorio.
      Riguardo al pagamento dei contributi non tutti possono permettersi di aprire un’attività perchè non tutti hanno numeri tali da poterlo fare. Infatti chi fa le cose per passione e di tanto in tanto vende qualche oggetto (anche online) non è neanche tenuto ad aprire la partita iva, a meno chè non superi i 5.000 euro l’anno, cifre molto, ma molto lontane dai “guadagni” degli hobbisti, che a mala pena riescono a recuperare le spese dei materiali. E comunque anche chi fa handmade per hobby compra la merce che utilizza pagandoci l’iva, perciò lo stato in ogni caso ci guadagna sempre.
      Il lavoro di chi fa prodotti fatti a mano non è per niente rose e fiori, ma ha le sue belle spine! Una di queste l’hai citata tu prima: lo stato con i suoi contributi! Contributi che poi usa per comprare aerei da guerra e mantenere i papponi e non per migliorare i servizi ai cittadini, che vengono sempre tagliati come scuola, sanità, pensioni, ecc.
      Non mi stupisce che anche tu risenti della crisi… come tutti del resto! E lo so che alla gente ormai non importa della provenienza dell’oggetto e che tanti acquistano roba cinese di pessima qualità, ma non credi che le due cose siano correlate?
      Io penso che l’unico nemico che abbiamo tutti in comune è quello che ha studiato a tavolino e voluto questa crisi, è quello che ha aperto il mercato in modo selvaggio alla Cina, è quello che fa in modo che le piccole e medie aziende chiudano, è quelo che ha detto si al trattato di Lisbona, accettato all’unanimità da tutti i merdosi partiti politici italiani! Questo nemico dei cittadini si chiama stato italiano ed è lo stesso che fa lo sporco gioco di scatenare una guerra tra poveri, dando la colpa della crisi non al sistema di signoraggio bancario e alle multinazionali, ma a chi non paga le tasse, omettendo che non le paga perchè non se lo può permettere…

  24. Pingback: A Natale regaliamo qualcosa di unico | Handmade

  25. Sono finita qui attirata dal titolo e…… che bella sorpresa questo articolo che ho letto!!! Io in realtà non vendo (non ancora per lo meno) quello che faccio, ma ormai parenti e amici sanno che per vari eventi o feste i regali che arrivano da me sono sempre autoprodotti, e leggere le tue parole mi ricorda perché ho iniziato a intraprendere questo percorso!
    Grazie
    ( e adesso mi faccio un giretto su questo blog che mi sembra mooolto interessante)

  26. Pingback: 10 buoni motivi per NON acquistare handmade | Rock 'n Knit

  27. Grazie! L’ho condiviso su facebook e ho messo anche “mi piace” alla tua pagina, sei bravissima!
    All’inizio mi sono un pò allarmata per il titolo, ma leggendo l’articolo la penso esattamente come te!
    Grazie ancora!
    Sara

  28. condivido sul mio blog e su facebook …lo adoro questo decalogo …crea anche io e spero che presto tutto quello che faccio possa diventare il mio lavoro .
    Annalisa

  29. Io adoro le cose fatte a mano, le cose belle fatte a mano, se vanno acquistate, devono piacere…se regalate, va bene tutto; però una cosa devo dirla: pur volendo mantenersi all’interno di una concezione di vita filo bohémien, spesso, la personalità dell’artista artigiano, scivola nell’essere, comunque, commerciale e, spesso, la tanto decantata originalità finisce col perseguire dei gusti tutti uguali e, comunque, fotocopia…e, in queste ripetizioni, che sia la macchina, o la mano dell’uomo, c’è ben poco di unico.
    Altra cosa: chi acquista, spesso, sente molto più desiderio amoroso, rispetto a chi crea, fino ad avere, poi, una passione per quell’artista specifico, senza, magari, essere mai riuscito a prendere nulla di quello che quell’artista crea. Bisogna, a proposito di questa parola ‘creare” , spiegare che non tutto l’handmade è “creare”, molto è, più semplicemente, “produrre”…e qui, un po’ troppe persone si ergono ad artisti, quando non bastano perline e pinze per essere artisti artigiani, restando, comunque, nel “fatto a mano”. Ultima cosa, se, magari, oltre a cercare di trovare il rispetto che, in tantissimi meritano, all’interno del “mercato globale”…ecco, i nostri, i miei anche signori e signore creativi, dovrebbero avere un po’ rispettare chi desidera ed è ben disposto a pagare, perché, parlando come persona appartenente alla categoria di chi compra, spesso e volentieri “se la tirano” un po’ troppo. Sapeste quanti, di quelli che si sentono arrivati, nell’ordine, 1- non ti rispondono 2-non ottemperano agli ordini 3-prendono i soldi e ti mandano, quello che hai ormai acquistato, anche dopo un anno 4- lavorano quasi solo per una cerchia ristretta di mecenati, come se i soldi degli altri non valessero alla stessa maniera 5- ti danno delle sóle pazzesche, facendosi arrivare qualcosa che, in foto…altro che photoshop!
    Ecc…
    Ecco, non è che il mondo del Fatto a Mano sia questa cosa edulcorata e magica e filantropica e kawaii che uno vuole far pensare di tutti quelli che si infilano in questa definizione, spesso a forza.

    • Concordo con te Sabrina, ma gli artigiani sono come tutti, ci son quelli bravi, onesti, creativi, originali e quelli invece che non hanno molte doti, ne’ artistiche ne’ umane…

  30. Che stupida che sono! Lavoro in uno storico laboratorio di pelletteria artigianale della mia zona che realizza borse di lusso dalla A alla Z su richiesta, e visto che un po’ tutti ne risentiamo della crisi ho pensato di recuperare i ritagli della pelle per realizzare un prodotto artigianale ed economico per i fotografi e musicisti.. che anche loro non se la passano troppo bene… Ah, sto facendo promo per Natale.. mannaggia….

    https://www.facebook.com/gloomystraps

    Ovviamente sono ironica.. tutto questo per dirti che ho 25 anni e ci sto dentro sia come hobbista che come socia di un’attività in piena regola, e non è vero che pur di riuscire a mantenersi si deve abbassare la qualità dei materiali o cos’altro.. il trucco sta solo nel capire che strada prendere.. non è facile, i sacrifici sono immensi, ma solo il pensiero di doverci adattare ad una vita basata sul consumismo mi da i brividi. Un abbraccio a tutte le persone che – scusa il termine – hanno le palle e la volontà di mantenere ancora certi valori..
    (Metto solo un puntino piccolo piccolo su di una sola i.. un prodotto non è artigianale solo se fatto a mano.. c’è molto di più dietro.. ci sono anni di esperienza e di formazione, conoscenza delle tecniche, dei materiali, passione, filosofia di vita e molto altro ancora.. c’è una bella differenza tra chi assembla in modo carino dei materiali e chi studia un prodotto e non smette di fare prototipi finché non è pienamente soddisfatto della qualità. Un vero artigiano, un vero artista non metterà mai in vendita un suo prodotto se non è all’altezza di essere acquistato. Potrei stare qui a parlare di questo per ore quindi mi fermo qui.. ) 🙂

  31. Bellissimo questo articolo, mi sono permessa di condividerlo su facebook 🙂
    Concordo pienamente in tutto quello che dici, io mi occupo di legatoria per passione e per divertimento e veramente c’è moltissimo lavoro dietro per imparare bene le tecniche 🙂 La gente a volte proprio non capisce il valore intrinseco del “fatto a mano con amore”…. Bisogna “rieducarsi” al Bello, alla Tradizione, alla Fantasia e all’Arte e bisogna disintossicarsi dal consumismo imperante e dalla logica del “tutto, alla moda, subito e a pochissimo prezzo”. Il mio blog: http://creazioni-marcabruna.blogspot.it/
    Ciao e complimenti!
    Elisa

  32. Grazie…sono d’accordissimo e lo condividerò sul web…
    Se non hai nulla in contrario me lo stampo per futura memoria…dimmi tu!
    Complimenti per l’articolo…secondo me ci voleva per aprire gli occhi a certa gente…
    Grazie!

  33. Post geniale! Da tempo volevo pubblicare un post riguardo a noi artigiani e creativi e a ciò che dobbiamo affrontare in questo mondo così competitivo e il tuo post mi ha dato l’ispirazione per farlo. Lo tenevo lì fermo perché non ero certa di volerlo pubblicare… sai, critiche, giudizi etc… ma ora mi butto e lo pubblicherò a breve nel mio blog http://www.lindaraley.wordpress.com – potrei mettere un link che riporta al tuo articolo?

  34. casalinghe seghe a mano sucate io compro original industrial perchè siete noiose non è fantasia la vostra è la casa delle bambole sceme

    • Elia Domenico compra pure quello che vuoi e continua pure a generalizzare, la vita è la tua e solo tu ne sei responsabile… e pensa pure che le tue scelte, in questo caso a livello di consumi, non si limitano solo a te, a quello che stai comprando… Dietro gli oggetti c’è sempre una storia. Compra pure un telefonino nuovo a mese se vuoi, fregandotene dei problemi legati alla bauxite, comprati un bel piumino d’oca fregandotene delle sofferenze animali, mangia merda al mcdonald’s fregandotene della tua salute fisica e mentale, fai come vuoi, la vita è tua, ma ricorda sempre che, mai come ora, sapere è potere! Buona vita

  35. Premesso che io apprezzo anche la difesa dell’artigianato, ed anzi ammiro chi al contrario di me con le mani sa produrre qualcosa… premesso dunque che l’intento lo condivido, non è che “allora vale tutto”: non posso far passare una tale collezione di sciocchezze e di falsità, o di concetti illogici solo perché fanno retorica e sembrano belle parole…
    Se un oggetto artigianale piace più di uno industriale, viene comprato comunque: non c’è bisogno di alcuna difesa. Ma se un oggetto artigianale piace meno (o costa troppo per quello che si è disposti a spendere, che è una variante):

    1) Perché mai dovrebbe pensare che sei “unico”? Da quando in qua l’unicità è transitiva???

    2) Manco per niente: fatto a mano vuol dire che l’ha fatto una persona. Ma può aver pure fatto una pecionata (per i non romani: una cosa fatta male). Non è affatto detto che fatto a mano implichi maggiore qualità. Anzi, in molti casi è il contrario (certo non in tutti)

    3) Se acquisti un prodotto fatto a mano paghi di più perché devi remunerare il lavoro dell’artigiano che NON gode di economie di scala. E che i cinesi sfruttino il lavoro minorile è un pregiudizio e un luogo comune bello e buono. In ogni caso: a mano costa di più perché lo fa un artigiano, che “costa” più delle macchine.

    4) Questo fa proprio ridere. Premesso che se io compro un oggetto lo compro per usarlo, per quello che è e per quello che fa, non certo perché “ha dei valori”, ma anche fosse, chi l’ha detto che ha dei valori solo perché è fatto a mano? Cosa gli conferisca “valori”? Ma dai. L’artigiano lo fa per guadagnarci, non per rendere il mondo un posto più bello. Ma anche fosse: io compro l’oggetto, mica la visione del mondo dell’artigiano.

    5) … Non ho parole. Perché un prodotto fatto a mano dovrebbe per forza provenire da materiali riciclati e uno industriale no? Bah… Può essere come non essere. La differenza la fa l’oggetto, non il fatto di essere artigianale.

    6) Era tradizione anche lo jus primae noctis. E allora? Il fatto che una cosa sia tradizione non la rende per forza migliore. Dipende.

    7) Stai dicendo, tolta la retorica stupida e anche un po’ falsa, che dobbiamo comprare un prodotto fatto a mano perché facciamo un piacere a chi l’ha creato. Così può creare altri oggetti fatto a mano. Ma per cortesia.

    8) Premesso che a me del luogo dove è stato fatto il prodotto, della musica che c’era, della sua armonia e della sua piacevolezza me ne frega il giusto, sono problemi di chi sceglie di fare quel lavoro, ma chi l’ha detto che debba essere per forza così? Certezza di che? Che ne so se c’è musica, se l’artigiano si scanna con sua moglie, se il suo laboratorio è una topaia? Ma che s’è bevuto questo?

    9) Come 6 e 7. Io compro un oggetto piuttosto che un altro perché mi piace di più o comunque lo preferisco. Se non compro quello fatto a mano perché mi piace meno, perché dovrei voler contribuire a che ne vengano creati di più? Se invece quello fatto a mano mi piace di più PER ME, allora lo comprerò e questo farà fiorire il commercio dell’artigiano. E’ così che funziona: fai un prodotto migliore -> sopravvivi. Dovrei comprare un prodotto inferiore solo per farti sopravvivere anche se a me non piace?

    10) Esatto: a me un portafoglio serve per usarlo, non me ne frega niente se chi l’ha fatto e venduto l’ha fatto con amore. Cosa che, comunque, dubito. Chi l’ha detto che sia per forza così, e chi l’ha detto che i prodotti non fatti a mano non siano fatti con la cura necessaria a realizzare un prodotto decente? Certo che non sono tutti così. Ma nemmeno i prodotti artigianali sono tutti opere d’arte. Quindi…

    • Grazie per il tuo commento Ruskie, cerco di spiegarmi meglio….
      1) Ci son cose che non si vedono con gli occhi 🙂 Solo chi ha dentro se stesso l’unicità riesce a cogliere l’unicità degli altri e anche degli oggetti, visto che tutto è fatto di energia…
      Ora non so se queste mie parole ti abbiano chiarito le idee o te le abbiano confuse di più, ma non è facile per me esprimere a parole certe cose…
      2) Qui sta a te riconoscere la qualità. E’ verissimo che molte volte capita di vedere cose fatte a mano che son delle vere porcate, son la prima a dirlo, l’ho visto anche io nei vari mercatini, si trovano sia cose banali e copiate e sia cose di scarsissima qualità, ma sta a chi compra fare la giusta scelta… Perchè nei mercatini ho visto pure grandi artisti, pieni di passione, che creano opere di ottima qualità, a cui dedicano tempo, competenze e amore, ed ho visto pure che questi grandi artisti vendono poco, perchè non hanno cose da 5 euro, che invece hanno gli altri che vendono ste cosette spesso mal fatte e tutte uguali… Siamo noi che compriamo a dover scegliere bene, è nostra responsabilità fare un ragionamento che includa i vari aspetti, e se non lo facciamo magari poi ci ritroviamo come pecorelle a fare la fila per comprare l’iPphone 6 che si piega e ce lo siamo meritati!
      3) Si, paghi il lavoro dell’artigiano che non è solo un lavoro manuale come può essere quello di una macchina. Perchè il lavoro che fa la macchina è per esempio prendere un pezzo di stoffa e tagliarla, invece l’artigiano fa tutto, non usa solo le mani per tagliare la stoffa, usa anche la testa per progettare il tutto, usa le competenze che ha acquisito negli anni facendo sbagli e sacrifici, usa il suo spirito che si esprime attraverso quella crea-tura… perchè, chi lavora come me, non crea solo cose, ma storie… e quel pezzo unico creato magari per venire alla luce ha impiegato giorni, settimane, a volte mesi….
      4) Faccio un copia e incolla di questo punto
      “4) è molto meglio acquistare prodotti di grandi marche, delle multinazionali che riescono a farci prezzi molto bassi e distribuiscono tutto in serie, se poi per farlo devono sfruttare il lavoro minorile e quello del terzo mondo a noi non interessa… se infatti le multinazionali hanno in mano le redini del mondo e controllano tutte le risorse è perchè se lo son meritati soprattutto grazie al nostro contributo… è vero ci considerano solo consumatori, con in fronte un codice a barre, ma di fatto noi lo siamo, non ci facciamo molte domande sul perchè certe cose costano così poco e su chi di fatto paga il conto, non è forse vero?”
      Se rileggi puoi notare che parlo di multinazionali. Lo faccio perchè voglio invitare le persone ancora una volta alla riflessione… ma siccome so che molti son pigri per fare ricerche metto qui un link, uno dei tanti, che spero incuriosiscano qualcuno che voglia approfondire http://www.mediterre.net/brindisisocialforum/multinazionali_più_cattive.htm
      Metto anche questo video https://www.youtube.com/watch?v=i37IFasRCBY
      Quindi tutto ciò che può in qualche modo fare da “concorrente” alle multinazionali è da me ben visto 🙂 per questo rientra l’artigianato, ma anche la spesa a chilometro zero, il riciclo, il riuso, il baratto, l’autoproduzione, ecc.
      5) Ho scritto “acquistando un prodotto fatto a mano c’è il rischio che i pezzi per produrlo siano riciclati” non ho mai scritto “per forza”
      Devi sapere che noi appassionate/i di handmade abbiamo una strana malattia, tendiamo a conservare e riciclare un mucchio di cose 🙂 Ovviamente parlo per me, ma di questa malattia sono affette anche altre amiche creative… E la cosa si spiega anche abbastanza facilmente. Ovviamente ciò che io posso riciclare a livello quantitativo non è paragonabile a quello dell’industria (certo che ci sono anche le industrie che riciclano), quindi posso fare magari 4 borse riciclando 12 paia di jeans, e poi ho finito col jeans per il momento, magari dopo un po mi viene un’idea per riciclare i bastoncini di legno dei ghiaccioli, che conservo da un paio di anni 🙂 e riciclo quelli. Creo con ciò che ho a disposizione grazie alla mia fantasia e invito tutte le persone a farlo, a riciclare, perchè se tutti nel nostro piccolo riciclassimo sarebbe una gran bella cosa…
      6) Concordo con te, non tutte le tradizioni sono cosa buona. E forse anche in questo caso ci saranno degli esempi negativi, ma al momento non ne ricordo nessuno…
      7) Non fai un piacere a chi l’ha creato, ma decidi di spendere in modo più consapevole i tuoi soldi, cioè pensi un attimo più in grande… Sarebbe utile farlo sempre quando compriamo qualcosa chiederci, quale mercato stiamo alimentando con i nostri soldi?
      8) Anche qui dipende dall’artigiano, da come crea, dallo scopo, dall’energia… E anche qui dipende da chi acquista, da ciò in cui crede e da ciò che sa…
      9) E anche qui non ci siamo capiti perchè “ti mancanco dei pezzi”…
      E’ ovvio che compri ciò che ti piace di più e poi? se tu quando acquisti qualcosa, qualsiasi cosa, fatta in qualsiasi modo, ti fermi un attimo a riflettere ti si mettono in moto dei ragionamenti, i pezzi che ti mancano appunto…
      10) E’ ovvio che non bisogna generalizzare ma pensaci un attimo, ci potrebbe essere differenza fra creare un pezzo, dieci pezzi o diecimila pezzi? Inoltre un portafoglio tu lo compri per usarlo, giusto, e potrebbe fare differenza per te, se il tessuto fosse cancerogeno? O se si rovinasse subito? Non dico che acquistando handmade hai certezze, ma dico che hai però di fronte chi ha creato quell’oggetto e a cui puoi chiedere ciò che vuoi, facendo le giuste domande, da acquirente consapevole, otterrai le risposte e potrai fare la tua scelta.

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  37. Mi hai fatto venire un colpo!!! Sono una creatrice hand-made e con un articolo con quel titolo ho spalancato gli occhi pensando chi potrebbe scrivere una cosa del genere? Sei bravissima e ho citato questo articolo sul mio blog per far conoscere il tuo sito. Davvero brava!!!!!Grazie!!!

  38. Possiedo un piccolo sito di ecommerce di prodotti artigianali (laputea.com) e so quant’è difficile convincere la gente che la qualità dell’handmade non ha prezzo…anche se poi diamo un prezzo troppo basso alle nostre creazioni!
    Infatti all’estero sanno riconoscere la qualità del made in italy e comprano da noi, facendo grandi affari (qualità italiana, prezzi italiani!)

  39. tutto corretto, però vorrei sottolineare che molte persone vendono handmade fasullo o fatto con materiali scadenti comprati proprio dai cinesi o sulle bancarelle, a quel punto che senso ha?

    • Hai ragione Marco, così non ha nessun senso, o meglio non ne ha per noi che la vediamo in un certo modo… secondo me queste persone cercano di “adattarsi al mercato” perchè la gente spesso pretende di avere ottimi prodotti fatti a mano a basso prezzo e qualcuno diciamo che si adatta alla situazione per poter vendere, quando il prezzo è basso c’è sempre qualcosa sotto…. Io invece non riesco e non voglio farlo, perchè non ha nessun senso per me risparmiare qualche euro sui materiali per poi vedere le mie creazioni, sulle quali ho impiegato tempo e passione, rovinate dopo poco tempo e siccome non mi piace perdere tempo e prendere in giro le persone preferisco la qualità, qualcosa che costa di più ma che dura anche di più e che quindi alla fine di fatto costa meno 😉

  40. Pingback: Status symbol e pezzo unico – crochet's blog

  41. io dall handmade son rimasta fregata piu volte… avro sbagliato io? la fregatura piu costosa era una gonna fatta da una pseudo sartina che non ha neanche capito le misure in cm girovita girofianchi etc. mica fisica nucleare.. che le ho mandato e che mi ha detto “sicuramente avrai qualcuno che puo sistemartela :)” certo … come no? SOLDI BUTTATi cosi come la gonna perche non avevo altrettanti soldi per farla sistemare da una sarta vera e la tipa i soldi non me li ha restituiti…

    Voglio aggiungere che tanta gente VENDE FALSO HANDMADE. belle foto cose carine poi? handmade? ma figurati roba che trovo a 1 euro dal cinese IDENTICO, roba che trovo su siti cinesi online… stesse foto !!!!!!!!! stesso oggetto ma che scherziamo? COmpri a 1 euro e rivendi a 10 spacciandolo che l hai fatto te??? La gente ci crede.. bo. vedo un mare di pagine fb pagine instagram etc….. piena di sta roba cinese…

    • Anna hai perfettamente ragione! In molti fanno cosí purtroppo, ma questo accade in TUTTI i campi! Non ti é mai capitato di trovare un medico incompetente? O un commercialista? Un avvocato? O di comprare un prodotto di una marca famosa che si rompe subito? Insomma non é questione di handmade, ma di persone, ci sono quelle oneste e capaci e quelle che tirano a campare fregando il prossimo…

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